domenica 11 dicembre 2011

Con il nastro bianco.

Con il nastro bianco.


La piazza Rossa è gremita di gente.
Al termine della campagna elettorale che ha visto trionfare  il delfino di Zar Vladimir del partito Russia Unita , ottenendo ben 238 seggi in parlamento su 450 ,si capisce che forse qualcosa finora non ha funzionato come avrebbe dovuto.
C'è chi CONTESTA e non ha paura.
Un nastrino bianco al collo,al polso,ai bottoni del cappotto,al manico della cartella.
Chi brucia bandiere chiedendo giustizia ed equità.
Sono Decine di migliaia  nonostante nevichi e la temperatura sia sotto lo zero.
Questo dato, non insignificante già  dovrebbe farci riflettere parecchio.
Anche la  grande,austera  ed esoterica Russia s'indigna.
In realtà è una vita che lo fa, solo che non se ne parla.
O meglio se ne parla a bassa voce,in modo che non tutti possano sentire.
Se ne parla all'orecchio di chi  non andrà a raccontarlo ai giornali; a chi terrà la bocca chiusa e la penna al proprio posto , con il tappo avvitato sullo scrittoio.
Fatto sta che oggi nemmeno il freddo pungente e le strade coperte di neve sono riusciti a fermare chi voleva scendere in piazza per  il proprio paese per esprimere il proprio dissenso dinanzi a un sistema malato e corrotto,per tentare di risollevare le sorti di un Paese in cui essere cittadini attivi e  consapevoli diventa ogni giorno più duro,più faticoso,più impossibile e insopportabile.



Un paese la cui cultura mi ha da sempre attratto in maniera particolare, la cui letteratura mi lascia sempre con il fiato sospeso,le cui vicissitudini storiche apprese dai libri di storia  non hanno mai cessato d'affascinarmi.
Un paese che ha dato i natali a regine,poeti, scrittori, scienziati,che  al mondo ha dato tanto e può ancora dare moltissimo; ma anche un paese dove si  muore ancora di fame e di freddo, dove la terra, finito il disgelo, truce e silente restituisce, simili a macabre statue di ghiaccio, i corpi  dei senzatetto sepolti  sotto la neve.
Un paese dove raccontare una verità scomoda equivale a un reato e  può costare la vita; in cui più di tutto conta l'approvazione da parte di chi siede ai vertici.
Un territorio immenso in cui  il rispetto dei diritti umani, civili e politici assomiglia di giorno in giorno a un miraggio e la mancata  attuazione dei principi costituzionali sembra ormai  diventata la regola.
Un paese dove tutto è proibito e tutto è autorizzato.
Nell'aria c'è ben altro oltre al gelo dell'inverno e la gente lo ha capito da tempo.
Giubbotti, cappelli, sciarpe tirate su fino a coprire il viso ma quanto basta per lasciare liberi gli occhi.
Occhi dinanzi ai quali si consuma l'ennesimo trionfo di una dittatura travestita da democrazia ,dinanzi a cui si assiste inermi al  progredire di un cancro  che mira ad   uccidere e  corrodere fino alle ultime cellule la classe dirigente russa. 
Un  orrendo male il cui estendersi marcia di pari passo con lo sviluppo scientifico e tecnologico, con la  nascita del ceto medio , in modo diretto e proporzionale al   crescente rilievo della Russia sul panorama economico internazionale.
I Russi sono stanchi e lo gridano a gran voce.
Anche i cancri prima o poi si fermano.
O si combattono e si tengono sotto controllo oppure si lascia che facciano il loro corso.
Di fatto questo cancro , che ha avuto il tempo di progredire così a lungo,ha già corroso la classe politica e con un ritmo incessante sta già ammazzando la neonata classe media.
Recita la Costituzione Russa:
Articolo 2 
L’uomo, i suoi diritti e le sue libertà costituiscono il valore più alto. Il riconoscimento, il rispetto e la difesa dei diritti e delle libertà dell’uomo e del cittadino sono un dovere dello Stato. 

Articolo 3 
Titolare della sovranità ed unica fonte del potere nella Federazione Russia è il suo popolo plurietnico. Il popolo esercita il proprio potere direttamente ed anche attraverso gli organi del potere statale e gli organi di autogoverno locale. Massima espressione diretta del potere del popolo sono il referendum e le libere elezioni. Nella Federazione Russa nessuno può appropriarsi del potere. L’usurpazione del potere o l’approvazione di poteri plenipotenziari sono puniti in base alla Legge federale. 

Articolo 13 
1. Nella Federazione Russa è riconosciuta la multiformità ideologica. 


Articolo 29 
A ciascuno è garantita la libertà di pensiero e di parola. Non è ammessa la propaganda o l’attivismo che inciti all’odio ed all’ostilità sociale, razziale, nazionale o 
religiosa. E’ proibita la propaganda della superiorità sociale, razziale, nazionale, religiosa o linguistica. Nessuno può essere costretto ad esprimere le proprie opinioni e convinzioni od a rinunciare ad esse. Ciascuno ha diritto di cercare, ricevere, trasmettere, produrre e diffondere liberamente l'informazione con 
ogni mezzo legale. L'elenco delle informazioni che costituiscono segreto di Stato è determinato dalla Legge federale. E’ garantita la libertà dell'informazione di massa. La censura è proibita. 

Lo spettro di una costituzione   invisibile,di un'evoluzione e di un progresso solo di facciata che tormenta chi vuole semplicemente poter fare il proprio lavoro, tornare a casa la sera e poter dire ai figli : io sono felice di vivere in  Russia."
Di essere un cittadino russo.
Di poter fare  qui, nel  paese più bello che esista,il lavoro per cui sono nato, che mi piace  più di ogni altro al mondo,liberamente , senza temere che quella potrebbe essere l'ultima sera con la mia famiglia.
La censura è proibita.
Mi fermo qui.
Dasvidanja.

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