sabato 7 gennaio 2012

Laterza , l'ultima libreria.

navata



BARI-La libreria Laterza si fa piccola piccola per fare spazio a Prada.
C'è la crisi , la gente non compra più i libri ma accende mutui per comprarsi una borsa,una sciarpa o un cappotto.
Se fosse in vita, Gogol non si meraviglierebbe.
Più i tempi sono duri, più si ama ostentare, sbattere in faccia che la crisi,i licenziamenti e tutta quella roba triste del giovedì sera in tv, riguarda SOLTANTO i poveri.
Un libro.e PERCHè MAI?
Ci sono gli e-book.
.Tra tutte le cose belle della tecnologia questi non riesco proprio a digerirli.
Come può un aggeggio di questi competere con l'odore di una copertina appena stampata,con le risme di carta  lisce e taglienti?
I nostri occhi  si avventurano in luoghi e foreste disegnati dall'inchiostro e animati dalla nostra immaginazione,scorrono lenti e affamati su quelle   pagine guidati dalle nostre dita .
Cose che voi che non leggete non potete nemmeno immaginare..
Le carezze, la compagnia e il calore di un libro  in un buio pomeriggio invernale, dopo una mattinata estenuante al lavoro o all'università.
Il brivido della svolta e del colpo di scena,la stima di un personaggio,la malinconia dell'ultima pagina.


L'affannosa  ricerca tra gli scaffali , l'esultanza quando ci si trova di fronte all'ultimo pezzo.
Il silenzio, i colori, la pace e la quiete che si respirano tra quelle mura


Laterza, l'ultima vera  libreria di Bari.
Questo posto ha una storia, una fama, una rilevanza non indifferente.
In un certo senso ha nobilitato la nostra città sul piano della cultura e dell'editoria.
Aperta da Giovanni Laterza nel 1896, è una delle più antiche d'Italia.
Tra i suoi scaffali sono passate molte personalità di spicco, da Pasolini a CarMELO Bene,da Dario Fo ad Azeglio Ciampi, fino all'attuale presidente Giorgio Napolitano.
Da quando Feltrinelli si è trasformata in un supermarket di libri con tanto di -mangiatoia- punto ristoro,Laterza rimane , ancora per poco,l'unica libreria degna di questo nome.
La cultura si inchina alla moda, al commercio,all'ostentazione di un lusso che non esiste se non negli armadi.
Per la gioia delle ragazzine stregate da Gossip Girl e Sex & City,che finalmente  potranno sognare ad occhi aperti e cervello fuso,gustando litri e litri di  surrogato di caffè Starbucks  sul divano in attesa della prossima stagione di saldi a Zara e H&M.

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